La crisi del comparto cerealicolo lucano comporta l’obbligo di una trasformazione dei processi produttivi delle aziende agricole che devono introdurre tecniche e tecnologie atte ad aumentare la produttività, diminuire i costi di produzione e la distribuzione di prodotti con impatto ambientale quali concimi e agrofarmaci.
Per fornire indicazioni operative supportate dal rigore metodologico applicato in ambito della ricerca, l’Università della Basilicata ha varato due esperienze di pieno campo sull’agricoltura di precisione nell’ambito del progetto Lucan Cereals, che fa parte del Gruppo Operativo Cerealia sostenuto dalla Misura 16 prevista dal PSR regionale per il focus “Produttività e sostenibilità in agricoltura”.
Tema specifico del progetto è l’applicazione della concimazione a rateo variabile su frumento duro utilizzando lo spandiconcime Kverneland CL GEOSPREAD e guida satellitare, in confronto con l’applicazione tradizionale e sistemi di guida manuale o assistita.
Presso la Cooperativa La Generale di Genzano di Lucania (PZ), che fa parte del progetto insieme alla azienda agricolo-zootecnica Lopinto di Melfi (PZ), è stato organizzato un incontro con agricoltori, tecnici e contoterzisti per presentare le finalità e i percorsi agronomici in campo.
Michele Perniola dell’Università della Basilicata ha esposto i dati emersi dalla mappatura del suolo destinato alle prove, effettuata dalla società Agrisoing, dove si nota come la variabilità spaziale del terreno sia dal punto di vista della tessitura sia della presenza di nutrienti, ha determinato una suddivisione in tre macroaree. Per ciascuna di queste è stata predisposta la concimazione azotata a rateo variabile con quattro differenti dosi di urea a confronto con la fertilizzazione tradizionale che non viene guidata dalle mappe.
Paola D’Antonio dell’Università della Basilicata, responsabile del progetto GO Agrotech per il trasferimento dell’innovazione al sistema agricolo Basilicata che vede come soggetto capofila l’azienda di Saverio Lopinto, ha riassunto i punti chiave dell’applicazione dell’agricoltura di precisione, dai satelliti ai quali si collegano le antenne, ai diversi sistemi di guida e alle tecnologie di distribuzione quali lo spandiconcime GEOSPREAD® che eseguirà la concimazione a rateo variabile nei prossimi mesi dopo che sarà stata effettuata la mappatura del suolo di parte di Agrisoing.
In questo modo il progetto avrà come riferimento due differenti aree operative con diverse caratteristiche ambientali e agronomiche.
Cristiano Di Benedetto, area manager di Kverneland Group Italia, ha esposto nel corso dell’incontro i punti forti e le esclusività tecnologiche dello spandiconcime a doppio disco GEOSPREAD CL, che può lavorare fino a distanze di 33m grazie al sistema di distribuzione a rilascio orizzontale, dotato di 4 celle di pesatura più sensore di referenza. Questo spandiconcime può lavorare in automatico fino a 14 sezioni da 2 metri cadauna, evitando in questo modo qualsiasi sovrapposizione o distribuzione di concime su aree sensibili
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato con interesse e curiosità alla giornata!